Il futuro dei dati
Cambiamento è la parola chiave.
Oggi più che mai il cambiamento rappresenta il senso unico per tornare a parlare di futuro.
Tutto è cambiato.
L’intero asset socio-economico globale sta gradualmente effettuando una trasformazione volta al passaggio da un ‘economia cosiddetta lineare ad un modello circolare.
Il mondo del lavoro non fa eccezione. Tutt’altro!
Il sistema lavoro è parte integrante del cambiamento. L’occupazione “materializza” il cambio di paradigma esprimendo nuove professioni, nuovi modi di concepire il capitale umano.
Il lavoro che cambia porta in dote nuove metodologie accompagnate da un’analisi del dato sempre più sofisticata.
Una lettura puntuale e trasversale del dato, rappresenta una delle tante competenze richieste a molte professioni del futuro.
Il futuro dei dati annovera in sé molte nuove competenze essenziali per definire altrettante nuove professioni.
Avremmo voluto raccontarle tutte, ma per nobili ragioni di sintesi, ne abbiamo scelte cinque. Per questa volta.
Cominciamo il nostro viaggio nel futuro dei dati, partendo dalla descrizione di un profilo altamente tecnico.
Il data scientist è un professionista che gestisce i Big Data (i dati grezzi) traendone informazioni essenziali per le diverse necessità aziendali: strategie di business, di marketing, di vendita.
Il profilo del data scientist è molto tecnico.
A questo professionista sono richieste le hard skill (competenze che possono essere valutate subito, quali conoscenza delle lingue, conoscenze informatiche, titoli di studio pertinenti) e, contestualmente , alcune soft skill.
Il data scientist dovrà avere competenze di modelli matematico-statistici e algoritmi e dei linguaggi di programmazione necessari per implementarli, come R o Python.
Dotato di competenze di business intelligence, semantica, ontologie per la gestione delle informazioni, metodi e tecnologie per la gestione di progetti data-driven innovativi e machine learning, questo professionista di solito è poliedrico e vocato alle interconnessioni.
Gli scienziati informatici dovrebbero avere una conoscenza avanzata delle diverse tecniche di data mining come il clustering, l’analisi della regressione, gli alberi decisionali e le macchine vettoriali di supporto.
Vuoi sapere qual è uno dei professionisti più pagati e più richiesti in questo momento?
Stiamo parlando del Growth hacher
Ma chi è costui?
Il professionista incaricato di immaginare e sviluppare le strategie di crescita dell’azienda.
Una via di mezzo tra ingegnere informatico ed esperto di marketing, il growth hacker deve conoscere e saper gestire i canali social oltre ad essere un ottimo content writer.
Questo professionista risponde pienamente alle esigenze di un sistema lavoro sempre più digitalizzato e smart, soddisfacendo alle istanze di milioni di aziende che devono necessariamente fortificare il proprio posizionamento nella rete.
Il Growth Hacher è in grado di creare siti, pubblicare articoli, lanciare promozioni, twittare, postare e bloggare.
Il nostro viaggio nei futuri talenti continua con il Cloud Architet.
La creatività, accompagnata dalla piena padronanza della rete, sono le competenze minime di un architetto impegnato nella gestione dei sistemi informatici distributivi .
Il Cloud Architet lavora in ambiti specifici per aziende come Coca Cola, IBM, Red Bull. Si configura come una delle professioni emergenti sempre più richiesta.
Il peso dirompente della rete nel nostro lavoro ha determinato, ormai da anni, la necessità di “proteggere” i dati.
La sicurezza del cloud si riferisce ad un’ampia gamma di azioni che fanno riferimento a competenze eterogene e vaste.
Con questa consapevolezza sgombriamo il campo al Cyber Security, un professionista della rete, volto ad implementare politiche di tutela e protezioni dei dati.
Concludiamo con un’altra professione emergente.
Si tratta del Broadband Architect, l’architetto della televisione via web.
Questo professionista si occupa di innovazioni interattive della rete nell’ambito dei contenuti della web tv.
Figura emergente il broadband architect è molto ricercato al giorno d’oggi perché mixa il “mondo del web”, l’online, la rete con la la televisione.
Il collegamento tra media di ultima generazione a quello tradizionale come la tv, è una vera e propria sfida che piace moltissimo al mercato!
