Il senato approva il nuovo decreto lavoro
Il senato approva il nuovo decreto lavoro
Nella giornata del 22 giugno 2023 il Senato ha approvato il DDL di conversione in Legge del cd. “Decreto Lavoro” che apporta significative novità in materia di rinnovi del contratto di lavoro a termine e alla disciplina della somministrazione di lavoro.
- Rinnovi del contratto a termine, anche in somministrazione:
previsto il regime di acausalità dei rinnovi nei primi dodici mesi di contratto. Il contratto di lavoro a tempo determinato potrà ora essere prorogato e rinnovato liberamente nei primi dodici mesi e, successivamente, solo in presenza delle causali di ricorso. La Legge dispone inoltre, riguardo la decorrenza, che ai fini del computo dei dodici mesi di acausalità si dovrà tener conto dei soli contratti stipulati dal 5 maggio 2023 (data di entrata in vigore del D.L.); - Modifiche alla disciplina della somministrazione di lavoro:
- eliminato il limite percentuale del 20%, previsto in via generale per lo staff- leasing, in caso di assunzione con contratto di apprendistato a scopo di somministrazione. Tali assunzioni dovranno ora rispettare il solo limite previsto dalla disciplina generale dell’apprendistato (“rapporto di 3 a 2 rispetto alle maestranze specializzate in forza presso l’utilizzatore”);
- prevista inoltre la possibilità di impiegare in staff-leasing, fuori dal limite di contingentamento del 20%, specifiche categorie di lavoratori (svantaggiati, molto svantaggiati, disoccupati, ecc.)
- Riordino disciplina RdC:
- viene rafforzato il ruolo dei soggetti accreditati ai servizi per il lavoro nell’ambito dell’Assegno di inclusione;
- riguardo la misura di Supporto per la formazione e il lavoro viene inoltre previsto, ai fini dell’erogazione del beneficio economico, un esplicito collegamento alla partecipazione a percorsi di politica attiva che permette di valorizzare – come richiesto dall’Associazione – accanto alla formazione anche l’attività dei servizi per il lavoro.
• Proroga smart-working genitori e lavoratori fragili: prorogata la possibilità per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato, con almeno un figlio minore di anni 14, e per i lavoratori cd. “fragili” di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile anche in assenza degli accordi individuali.