Professioni della sostenibilità

“Professioni della sostenibilità”

  1. A) Ingegnere energetico
  2. B) Manager della sostenibilità
  3. C) Educatore ambientale
  4. D) Addetto alla ricerca di eco-tessuti
  5. E) Ingegnere del riutilizzo delle materie plastiche in edilizia.

 

Il tema della sostenibilità declinata in tutte le sue dimensioni: sociale, economica, ambientale ed istituzionale rappresenta l’architrave su cui costruire il futuro.

Ciò ha innescato profondi processi di cambiamento nel mercato del lavoro, che domanda competenze specifiche sui temi della sostenibilità.

L’approccio sistemico alla sostenibilità del benessere significa tante cose, fra cui la necessità di  coinvolgere fattivamente una serie di professionalità eterogenee, in grado di sostenere un cambio di paradigma economico.

Il punto di partenza è sempre lo stesso: le risorse sono scarse e noi siamo tanti.

Per affrontare la scarsità delle risorse bisogna riciclare, riutilizzare, alimentare il consumo consapevole dicendo no allo spreco.

In sintesi il passaggio da un’economia lineare ad un paradigma circolare richiede un nuovo approccio al lavoro, più inclusivo, consapevole e sostenibile.

 

Ingegnere energetico

La prima figura professionale essenziale per sostenere il passaggio da un’economia lineare ad un modello circolare è:

L’ Ingegnere energetico
In un contesto lavorativo sempre più tecnologico, con macchine guidate da software informatici, non è più possibile contare solo sul petrolio come fonte di energia.

Ciò ha portato alla nascita di una nuova figura professionale: l’ingegnere energetico, ossia un esperto di fonti di energia.

La sfida quotidiana di questo professionista consiste nel minimizzare lo sfruttamento delle risorse naturali e l’impatto ambientale.

Oggi, grazie a lavoro di questo ingegnere siamo in grado di consentire all’utilizzatore finale la fruizione dei sistemi energetici in modo efficace.

Chi è l’ingegnere energetico
E’ un esperto di sistemi e fonti energetiche. La massima autorità sul mercato dell’energia rinnovabile.

Sul piano operativo l’ingegnere energetico deve stilare un progetto, trovare la soluzione più efficace, valutare in termini economici e sociali un investimento energetico.

 

Sustainability Manager

Oggi la sostenibilità è entrata a pieno titolo nelle organizzazioni aziendali.

Adottare un approccio sostenibile al modo di fare impresa non è più un’opzione, quanto piuttosto una prova di responsabilità sociale condivisa.

In questi scenari la figura del Sustainability Manager riveste un ruolo chiave all’interno delle organizzazioni, divenendo realmente ed “obbligatoriamente” sempre più presente.

Le logiche di management aziendale stanno cambiando velocemente, pertanto è indispensabile che l’approccio al benessere sostenibile sia presente a livello del management.

 

Chi è il manager della sostenibilità?

Una figura centrale concretamente addentrata nei processi decisionali e di programmazione strategica.

Il manager della sostenibilità fa parte del “board” dove si prendono le decisioni chiave per l’organizzazione.

Ma è soprattutto colui che sa adeguare la vision aziendale ad un nuovo paradigma socio-economico circolare, concentrandosi: sia sulla riduzione degli impatti ambientali nonché sulla salute e la sicurezza, che sugli aspetti sociali  attinenti alla gestione del personale.

 

Educatore ambientale

Gli scenari di futuro vedono l’approccio al benessere sostenibile centrale per l’intero asset socio-economico globale.

In tal senso l’intero Sistema della Conoscenza deve incoraggiare e sostenere un profondo cambiamento dell’attuale modello di sviluppo.

Ciò porta all’ascesa di nuove figure professionali nel settore dell’educazione-formazione aventi specifiche competenze in tema di sostenibilità.

Chi è l’educatore ambientale?

Una figura professionale dotate di conoscenze:

 

  1. nel campo della valorizzazione e protezione del patrimonio ambientale
  2. della valorizzazione e della gestione partecipata del territorio
  3. del consumo consapevole
  4. dell’approccio sistemico allo sviluppo sostenibile.

 

Cosa fa l’educatore ambientale?

Questo professionista svolge attività di educazione ambientale operando nella realizzazione di progetti con finalità educative e di animazione territoriale.

Nelle fasi di progettazione e promozione, l’educatore è cruciale nell’ambito   dei processi decisionali tra i soggetti del territorio coinvolti nelle iniziative educative.

L’educatore ambientale si occupa di sensibilizzare verso i temi ambientali, diffondere informazioni e favorire una formazione orientata alla corretta interazione uomo-ambiente.

 

Addetto alla ricerca di eco-tessuti.

Anche il mondo della moda è sensibile ai criteri della sostenibilità.

La costante crescita dei comportamenti orientati al consumo consapevole sta impattando sulla tipologia dell’offerta che risponde ad una domanda crescente di sostenibilità, premiando una moda etica rispettosa dell’ambiente e dei diritti per gli animali.

La ricerca di tessuti riciclati, la sensibilità e l’attenzione per i materiali, la consapevolezza degli impatti ambientali dei consumi, nonché tutte le pratiche di riutilizzo, stanno contaminando il mondo della moda.

Ciò ha determinato l’ascesa di alcune figure specifiche quali: l’addetto alla ricerca di eco-tessuti.

Cosa fa l’addetto alla ricerca di eco-tessuti?

È un lavoratore che ha accettato la sfida “green”.

Sul piano operativo questa figura ricerca e seleziona tessuti come cotone, lino, juta, canapa, agave e tanti altri tessuti, tutti provenienti da fonti rinnovabili.

Ingegnere del riutilizzo delle materie plastiche

Riutilizzo, riciclo, riuso, sono i principi fondanti l’economia circolare.

Le organizzazioni aziendali devono non solo metabolizzare, ma padroneggiare queste buone pratiche per essere ancora competitive e non sparire dal mercato.

Le tecniche di riciclo della plastica, materiale molto utilizzato in diversi settori, tra cui anche l’edilizia, sono cruciali per garantire la salubrità dei territori e ridurre l’impatto ambientale delle plastiche sugli stessi.

Occorre innanzitutto fare chiarezza sull’impatto della plastica sull’ambiente, che non è dovuto tanto alla sua produzione, quanto al suo smaltimento.

Oggi nel mondo per produrre plastica viene impiegato meno del 5% del totale di tutto il petrolio estratto.

Questo dato ci fa comprendere come non è tanto il processo di estrazione, quanto   piuttosto il processo di smaltimento, ad essere insostenibile.

Eccessi di plastica che finiscono nei terreni, nei mari, che deturpano i nostri paesaggi urbani ne sono un esempio.

Pertanto è fondamentale riutilizzare le materie plastiche.

Uno degli usi più funzionali è quello relativo il settore edile,  potendo contare sul supporto di un ingegnere esperto.

Chi è l’ingegnere esperto del riutilizzo di materie plastiche?

Colui che trova soluzioni sostenibili per riutilizzare la plastica nel settore edile.

Questo professionista è un innovatore che usa la plastica generalmente leggera e versatile, per sperimentare prodotti e soluzioni innovative.

Non tutti sanno che la plastica ha il vantaggio di ridurre i costi di costruzione.

Pertanto sostituire i materiali tradizionali con la plastica, come avviene con le tubazioni impiantistiche, permette  di prolungare la vita utile delle opere, in quanto questo materiale possiede una vita media ed una resistenza molto elevate.