Women’s forum PNNR e parità di genere

Al Women’s Forum di Milano, è intervenuto ieri il ministro dell’economia Daniele Franco: «La parità di genere in cima all’agenda del governo. Il Pnrr, punto di svolta»

«L’uguaglianza di genere è in cima all’agenda politica di questo governo: il PNRR segna un importante passo avanti grazie al suo approccio di integrazione del genere e al miglioramento nel campo della salute, dell’istruzione, dell’assistenza all’infanzia e delle infrastrutture sociali».

«Entro il 2026 migliorare il rating dell’Italia nell’indice di uguaglianza di genere di 5 punti».

“investimenti in asili e scuole materne e altri servizi per le famiglie, pratiche di impiego pubblico, investimenti in settori economici con alta occupazione femminile e una maggiore attenzione alle competenze Stem e digitali per ragazze e donne e misure per migliorare il funzionamento complessivo del mercato del lavoro che contribuiranno così anche a migliorare l’occupazione femminile. Un sistema di certificati nazionali per l’uguaglianza di genere fornirà un incentivo per il settore privato per adottare politiche per ridurre il divario di genere in tutte le aree critiche, ovvero opportunità di crescita, uguale salario per uguali competenze e responsabilità, gestione delle differenze di genere, tutela della maternità. La parità di genere sarà un requisito richiesto per le gare di appalto dei progetti del PNRR. Il governo e l’amministrazione monitoreranno attivamente l’impatto della riforma del PNRR e degli investimenti sull’uguaglianza di genere attraverso indicatori disaggregati per genere. Altri interventi, come il benessere equo, la sostenibilità e il gender budgeting completeranno i nostri impegni».

l’Italia «è ancora al 14ø posto nell’UE secondo l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (2020)», a causa delle «persistenti disuguaglianze di genere in materia di remunerazioni e occupazione, soprattutto per alcuni gruppi e per le donne con figli piccoli». Nel 2019 «il tasso di occupazione delle donne nel 2019 era solo del 50% rispetto al 68% degli uomini» mentre l’Italia «ha il più grande divario in Europa in termini di tasso di occupazione delle madri rispetto ai padri», con «una differenza del 30%».

 

Approfondisci il tema sul sito del Ministero dell’Economie e delle Finanze
https://www.mef.gov.it/focus/Le-diseguaglianze-di-genere-in-Italia-e-il-potenziale-contributo-del-PNRR-per-ridurle/

Atti del seminario nazionale svolto al MEF “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e le diseguaglianze di genere”
https://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/ragioneria_generale/comunicazione/workshop_e_convegni/